Sembra che nei comuni
interessati alle amministrative di questo weekend , non si sia raggiunto
neanche il 50% di affluenza.
I cittadini hanno smacchiato
il "gattopardo", quello di Tomasi di Lampedusa.
Se almeno prima ci davano
l'impressione che cambiasse tutto per non cambiare nulla, adesso non cambia
davvero nulla, e allora è inutile perder tempo per andare a votare.
Degno di nota il referendum
consultivo, proposto a Bologna, a favore della scuola pubblica, laica senza
finanziamenti alle scuole paritarie e confessionali che, solo nel capoluogo
emiliano, cubano un milione di euro di danaro pubblico.
Interessante il risultato:
tra i cittadini votanti il 60% s'è espresso contro il finanziamento alle scuole
private.
Ancora più interessante è la
composizione degli schieramenti in gioco: da una parte il "grillino"
Rodotà e i comunisti di SEL dall'altra tutti gli altri, dai PD con e senza
elle, Prodi, Lega e le immancabili nomenclature ecclesiastiche.
Da una parte i cittadini,
dall'altra le caste arcobaleno.
Sarebbe interessante se un
referendum analogo fosse fatto anche Lombardia dove i finanziamenti alle scuole
confessionali è di quasi 280 milioni, proprio in questo periodo in cui non c'è
nessun canale televisivo che ci risparmia gli spottoni della chiesa cattolica con il martellante "Chiedilo a
loro".
Chiedetelo a noi, appunto!
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