In questi giorni, sulla scena politica, imperversano le prove generali di vassallaggio spinto.
Il marchese del Grillo, del compianto Alberto Sordi, dopo l'ennesima angheria sentenziava:"Io so' io e voi nun siete un cazzo!"
I nostri regnanti l'hanno da subito adottato come motto della casata.
Voi servi della gleba, avete mai provato a pagare in ritardo una multa, il canone radiotelevisivo, le tasse, presentare i documenti per il nido del bambino o per l'ospizio del nonno?
Le regole, la legge il senso civico tutto concorre a giustificare multe, sanzioni o perdita dei diritti.
Regole legge e senso civico tuttavia non valgono per la casata regnante dei nostri politici.
Anche quando i loro errori sono così marchiani, nel cassetto c'è sempre pronto un decreto, una sanatoria, uno slittamento.
L'occhio spento e il viso di cemento, il politico è il mio piccione, io il suo monumento.
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