Insieme a lui il fratello Renato Moretti e due fratelli calabresi soci in affari e i fratelli calabresi Rocco e Vincenzo Natale.
Secondo la Procura, che ha contestato anche i reati di associazione per frode fiscale in concorso, fatture false, distruzione di scritture contabili, indebite compensazioni e caporalato. Moretti sarebbe al centro di un sistema illegale basato su fatture gonfiate e crediti d'imposta fittizi utilizzati da una galassia di società di suo riferimento per pagare illecitamente i contributi dei dipendenti con il meccanismo della compensazione.
Questa è solo l'ultima delle "beghe" che hanno coinvolto il Moretti politico.
Il 14 dicembre 2012 Moretti risulta tra i 40 consiglieri regionali lombardi indagati per peculato dalla procura di Milano, per utilizzo illecito dei rimborsi spese dei gruppi consiliari, spese che ammontano a circa un milione e trecento mila euro, effettuate fuori dall’attività politica con soldi pubblici. L’indagine, condotta dalla Gdf milanese, vedeva indagati i consiglieri del Pdl e della Lega Nord.
Qualche mese dopo, l' 11 luglio 2013, La Corte dei Conti della Regione Lombardia vuole chiarimenti sui rimborsi di sette ex consiglieri regionali della Lombardia e ha emesso inviti a dedurre nei loro confronti. Si tratta di sette consiglieri di Pdl e Lega: Giulio Boscagli, Paolo Valentini, Antonella Maiolo, Giovanni Bordoni, Enio Moretti, Massimiliano Orsatti e Angelo Ciocca. Sono stati contestati danni erariali per 500mila euro a carico della Regione Lombardia in ordine ai rimborsi ottenuti, nel periodo 2008-2011 e nella prima parte del 2012, per spese estranee al mandato consiliare e spesso palesemente attinenti a interessi personali del singolo consigliere.
Erano entrati in politica per cambiare l'Italia.
L'anno fatto.
In peggio!
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