"Caro amico ti scrivo..."
La buca delle lettere trabocca di bava.
Nell'ultima settimana ho dovuto attivare l'idropulitrice almeno un paio
di volte.
Saliva verde, blu, rosa, arancione. Passano nottetempo e leccano
avidamente la casella postale.
Più delle promozioni dei supermercati e degli avvisi dell'Agenzia delle
Entrate, solo i politici.
Ho anche consumato il tasto "Canc" della testiera, grazie ai milioni di
byte che mi spammano il computer.
In dispregio alla legge sulla "privacy" chiunque abbia il mio indirizzo di
posta fisico o telematico si sente in diritto di dirmi come la pensa, di
promettermi un materasso in lattice, un set di pentole, e che l'anno prossimo
sarà tre volte Natale.
Un po' mi spiace, martedì la pacchia sarà finita, smetteremo di sognare
la lotteria e il sogno diventerà un incubo.
Il loro!
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