L'italian style comincia a contagiare anche il mondo della politica internazionale.
Il ministro dell’economia giapponese Yoshio Hachiro, in visita a Fukushima, l’aveva definita «una città di morte» ed aveva cercato di toccare un giornalista dicendogli per scherzo «Ti passo un po' di radiazioni».
Affermazioni definite "inadeguate" dallo stesso neopremier Yoshihiko Noda - che aveva chiesto e ottenuto delle scuse immediate da parte del ministro - mentre il paese è intento a far tornare tutto alla normalità: "Mi dispiace sinceramente che la frase abbia causato incomprensione, sono estremamente dispiaciuto e ritiro le mie affermazioni", aveva rettificato il ministro.
Le scuse che non sono valse a fermare gli attacchi della stampa e dell'opposizione, che hanno costretto Hachiro a gettare la spugna.
Una facezia, rispetto alla "culona, inchiavabile" con cui il nostro primo ministro avrebbe apostrofato la collega tedesca Angela Merkel, ma la democrazia giapponese è giovane, damogli tempo...
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