Con la stampa e le televisioni impegnate nell'"affaire Fini", nell'ultimo periodo, ai più è sfuggito un articolo su "la Repubblica", in merito all'ennesimo giochetto del Presidente del Consiglio a tutela di una delle sue aziende. Ma di che si tratta? Semplice: Berlusconi ha voluto sistemare un suo vecchio (della Mondadori) contenzioso con il fisco facendo approvare nell'ultima finanziaria un codicillo per cui chi ha avuto due sentenze a favore in un procedimento che lo vede contrapposto all’erario per tasse non pagate, può risolvere la questione con una transazione pari al 5 per cento delle somme dovute.
Esattamente il caso che vede Marina Berlusconi e la Mondadori in lotta con il ministero delle Finanze che contesta alla casa editrice controllata dalla Fininvest il mancato pagamento di 173 milioni sulle plusvalenze realizzate nel 1991 quando ci fu la fusione tra l’Amef e la Arnoldo Mondadori. La società ha vinto in due gradi di giudizio la causa contro il fisco, per cui ricorrendo (guarda caso!) tutte le fattispecie previste dalla legge, si è affrettata a definire la questione pagando solo 8,5 milioni di euro.
Insomma la famiglia Berlusconi, utilizzando una legge fatta dal Governo Berlusconi e approvata dalla maggioranza parlamentare di Berlusconi, ha risparmiato in un botto qualcosa come 164 milioni di euro, per non parlare degli interessi, ma quelli non contano... Alla faccia della lotta all’evasione fiscale e ai “furbetti” tanto sbandierata dal ministro Tremonti.
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