I manganellatori mediatici de "il Giornale" non hanno ancora finito con "la cura" a Fini e, sempre a proposito della famosa casa di Montecarlo, producono storie, documenti, testimonianze.
Ultima, solo in ordine di tempo, riguarda la cucina con cui sarebbe stato arredato il famoso appartamento. Chissà se la cucina era una delle famose Scavolini.
Spuntano improbabili rivendite di periferia, testimoni che si licenziano per poter testimoniare, arredatori con il metro flessibile, autotrasportatori che trasportano/non trasportano.
Tutto fa brodo, come in una soap sudamericana di seconda categoria.
Gli ingredienti ci sono tutti: il potere, i soldi, la politica, le donne, gli intrighi, l’amore, l’odio, la fazione, il clan, le case, le auto di lusso, il jet-set, la televisione, i ricchi arricchiti, la nobiltà, la miseria, la generosità, la debolezza e la forza. I fatti a che servono? Solo un inutile orpelloso accessorio.
Gli italiani che possono leggono di queste cose sotto l'ombrellone della spiaggia assolata. Quelli che non possono sul divano di casa in un piovoso ferragosto. Il chiacchericcio politico gioca, sulla pelle di entrambe, il presente e il futuro.
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