Sabato pomeriggio, vestito da Babbo Natale, mi aggiravo
col sacco di yuta e il campanello per un paesino della Val Seriana.
I bambini mi guardavano, qualcuno diffidente, qualcuno
incredulo.
Alcuni si avvicinavano. Una foto, una promessa: “Cosa mi
porterai?...”
Babbo Natale vince facile. Un misto tra Superman e San
Gennaro. Molto appagante
Una bambina mi si siede sulle ginocchia. Domande di
rito: come ti chiami, quanti anni hai…?
L’angioletto prende tempo, non mi guarda negli occhi, è
cauta. Poi spara: “…per Natale puoi portare un lavoro alla mia
mamma?”
Stronzetta!
Pugnalare alla schiena Babbo Natale è una porcata.
Lasciarlo senza nessuna possibilità di risposta è un
colpo troppo basso.
Perché non mi hai chiesto una playstation come tutti gli
altri? Risponderti sarebbe stato molto più
semplice.
Il cuore mi si stringe e io abbozzo: “…tu fai la brava e
io vedo cosa posso fare…”
Non mi piace prendere per il culo un bambino e, nella
mia mente, la voglia di spaccare la faccia a qualche testa di cazzo di politico
parolaio di merda, si fa spazio prontamente.
Poco natalizio anche per un Babbo
Bastardo…
Nessun commento:
Posta un commento