mercoledì 31 luglio 2013

Pellegrini

Ieri pomeriggi Federica Pellegrini, al termine delle semifinali dei 200 stile libero, ai mondiali di nuoto spagnoli, dedicava la propria vittoria ad altri pellegrini, quelli vittime dell’incidente in Irpinia.
Mentre la colpa dell’incidente ferroviario che ha colpito altri pellegrini ancora, quelli di Santiago di Compostela, sembra riconducibile al conducente del treno, impegnato con il cellulare; per il sinistro nostrano pare che le cause siano, da una parte, i diciott’anni di vetustà del veicolo, dall’altra il quasi milione di km percorsi.
Senza scomodare Padre Pio, il vero miracolo è come il pullman riuscisse a stare in piedi. Infatti non c’è stato.
Ora comincerà la tiritera  delle responsabilità, lo stracciamento delle vesti e la questione meridionale.
Che i controlli non ci siano, è un logoro refrain, nel belpaese, applicabile a quasi tutto,  ma quel che non ci aspettavamo sono i pellegrini lanciati senza freni, e non parlo delle nuotatrici. 

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