I cinesi per scrivere la parola "crisi" usano due ideogrammi: bian - huà.
Il primo significa paura e l'altro opportunità.
Due fatterelli di cronaca dell'ultima settimana trovano un'applicazione pratica delle saggezze popolari.
Il 14 novembre scorso, intorno alle 14, in via Benedetto Spinoza, a Milano una donna di 70 anni è stata rapinata della collanina d'oro.
La pensionata ha raccontato alla polizia che un uomo, un nordafricano di circa trent’anni, l'ha aggredita alle spalle mentre stava rientrando in casa, mettendole una mano sulla bocca per non farla urlare.
La signora ha reagito prontamente, mordendo la mano dell'aggressore.
A quel punto anche il rapinatore, avendo entrambe le mani occupate (una che stringeva la collanina e l’altra sulla bocca della donna) ha morso la donna sul naso, riuscendo a divincolarsi e a scappare con il bottino.
Nei giorni scorsi, a Roma, un pregiudicato romano di 39 anni, aveva sviluppato un ingegnoso, quanto semplice sistema per evitare di farsi pizzicare.
Le rapine avevano tutte lo stesso modus operandi: dopo aver avvicinato le vittime designate a bordo di uno scooter, le minacciava con una pistola, parlando loro con un forte accento campano e le derubava dei costosi orologi che sfoggiavano al polso, soprattutto Rolex.
L’uomo ha confessato di aver utilizzato l’accento campano durante i colpi per impedire alle forze dell’ordine un facile riconoscimento.
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