Mercoledì 7 agosto, la Sardegna diventa un inferno. Le fiamme colpiscono varie zone dell’isola. Il villaggio delle Mimose, vicino alla vecchia strada Orientale Sarda, in provincia di Cagliari, è stato aggredito nel pomeriggio.
La visone è apocalittica: una colonna di fumo alta centocinquanta metri è visibile da chilometri di distanza. Da terra di alza in volo un elicottero antincendio, mezz'ora dopo un altro. Con le loro "tanichette" d'acqua sembrano giocattoli.
Un'ora dopo entra in azione un Canadair. Lavorerà ininterrottamente tutto il pomeriggio, la notte e la mattina successiva.
Nel luglio 2012, per la spending review voluta dal Governo Monti, i Canadair sul territorio nazionale sono passati da 33 a 14, in Sardegna da 5 a 3.
«Rinunciando all'acquisto di un F35 - tuona l'onorevole Mauro Pili (Pdl) - si potevano comprare 8 Canadair». Ma i caccia non si toccano.
Una settimana dopo il presidente del consiglio Enrico Letta annuncia che gli aerei di Stato scenderanno da 10 a 7, in vendita un Airbus 319 e due Falcon 900 «Il ricavato, circa 50 milioni, sarà destinato alla Protezione civile, per rimettere in funzione tutta la flotta antincendi che in virtù dei tagli è stata ridotta ai minimi termini».
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