E' nuovo gioco dell'estate 2013 che sta prendendo piede come i racchettoni o il sudoku sotto all'ombrellone.
Le regole sono facilissime ma il divertimento non è sempre assicurato.
Si prende un'azienda di piccole o medie dimensioni, meglio se manifatturiera o metalmeccanica, si augurano buone vacanze agli operai e alle maestranze prima delle ferie.
Al ritorno dalle vacanze l'azienda non c'è più: smantellati gli uffici, le macchine trasferite all'estero, ai lavoratori una letterina con l'informativa di avvio di procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività.
A giochetto quest'estate hanno partecipato tre aziende italiane: la Firem di Modena, la Dometic di Forlì e, questa settimana la Hydronic lift di Pero.
“Pare – si legge in una nota della CGIL - Fiom di Pero – che lo sport in voga tra gli imprenditori in questa estate del 2013 sia trasformare la chiusura per ferie in chiusura definitiva, senza alcun preavviso e approfittando dell’assenza dei lavoratori. L'azienda non era in crisi. I 32 operai si sono salutati il 2 agosto e non c'era nessun segnale di problemi con la dirigenza. Quando si dice capitani coraggiosi”.
che disastro e che mancanza di etica
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