Venerdì a Roma, al direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna, è stato recapitato un pacco natalizio esplosivo.
A Cuccagna, ricovertao in ospedale, è arrivata immediata la solidarietà del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e del premier Mario Monti, per il quale «Equitalia svolge un ruolo essenziale per il funzionamento dello Stato» (...sic)
Agli attentatori invece è arrivata immediata la solidarietà di migliaia di famiglie vessate.
Dallo scorso primo ottobre, infatti, gli avvisi di accertamento, diventano esecutivi dopo 60 giorni dalla notifica. Nei 30 giorni successivi all’esecutività l’atto passa in carico a Equitalia per l’esecuzione forzata, ossia pignoramenti mobiliari, immobiliari e presso terzi e successive vendite. Trascorsi 270 giorni complessivi scatta l’esproprio forzoso.
«Facciamo un lavoro ingrato, ma le imposte vanno pagate» afferma Attilio Befera presidente di Equitalia «Lo facciamo per chi paga le tasse regolarmente» (...sic).
Non sono, però, previste sanzioni a carico degli Agenti del Fisco che, in modo autonomo ed interpretativo, determinano conflittualità fiscali prive di fondamento.
Il primato della riscossione forzata, neanche a dirlo spetta alla Lombardia.
Per Befera: non è vessazione è virtù.
Una virtù singolare. Equitalia crea una plusvalenza con l’aggravio continuativo di ogni genere di addebito ulteriore su importi già raddoppiati dalla sanzione originaria con un Taeg del 35%. Ogni biennio di arretrati, raddoppia i raddoppi continuativamente, fino all’impossibile.
Fino a quando qualcuno poi, perde la testa e trasforma Babbo Natale in un bombarolo.
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