In queste ore la legge di stabilità proposta dal governo
italiano è al vaglio della comunità europea.
Siamo tornati alla "correzione dei compiti a casa" di
scolastica memoria.
Per restare in ambito accademico, della legge, che
andrebbe approvata entro il 15 ottobre, ad oggi abbiamo solo le "tracce" dettate dal governo successivo a
quello dei "professori".
Sindacati e Confindustria concertano nell'opposizione
comune, ma sembra più un'operazione di facciata che un obiezione
reale.
E' l'ennesimo autunno caldo, quasi cent'anni fa, in
questi giorni, in Russia, scoppiava la rivoluzione.
Noi ci prepariamo ad un più mesto 4 novembre.
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