Quando ero bambino io, l'Asilo Mariuccia era lo spauracchio della nostra generazione.
"Se non smetti di fare lo scemo ti mando all'Asilo Mariuccia...".
Con questa oscura minaccia le nostre maestre sedavano ogni infantile stupidaggine.
L'Asilo Mariuccia, nell'immaginario fanciullesco di noi bambini milanesi, era un luogo inventato, qualcosa tra il fiabesco e l'orrido: temuto per la separazione dagli affetti, ma agognato come un paese dei balocchi in cui tutto è permesso.
Dell'Asilo Mariuccia, m'ero completamente dimenticato, almeno fino a ieri, come dell'orsetto di pezza.
La storica fondazione milanese dedita all'assistenza sociale e socio-sanitaria dei minori, è finita sotto la lente dei magistrati milanesi. La Guardia di Finanza di Milano sta eseguendo un decreto di sequestro per 600mila euro nei confronti di Valter Espedito Izzo, presidente della Fondazione Asilo Mariuccia ed ex vicepresidente della "formigoniana" Compagnia delle Opere.
Scrive il Gip: «La Fondazione Asilo Mariuccia al 31 dicembre 2008 (un mese prima di inoltrare richiesta di contributo) constava di risorse ammontanti a 2.150.569 euro, nonché di 1 milione di euro investiti in titoli di Stato (Bot), oltre che di un patrimonio netto di dotazione avente il valore di 11.174.789 euro, sostituito in buona parte dalla cospicua dote immobiliare, la cui parte strumentale ammontava a 1.314.897,80 euro. Tale situazione economica non giustifica la richiesta del contributo regionale di 600mila euro, in quanto il deficit della Fondazione avrebbe praticamente potuto essere appianato anche attingendo alle proprie dotazioni».
Questi figli di buona donna riescono a rubarci e ad infangare tutto, anche i ricordi.
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