Le rapaci attenzioni per l'economia e la finanza dei nostri politici locali hanno fatto passare in secondo piano la bocciatura del Consiglio di Stato, relativamente al pagamento dell'IMU sugli enti non commerciali, primo tra tutti sulle proprietà della Chiesa Cattolica.
Per il Consiglio di Stato, il ministero dell'Economia, con il decreto sull'Imu per la Chiesa, è praticamente andato oltre i poteri regolamentari che gli erano conferiti espressamente dalla legge.
E' bene ricordare che l'obbligatorietà dell'imposta locale sui beni degli enti non commerciali ci è stata imposta dalla Comunità Europea, che vedendo nel regime di esenzione una distorsione della concorrenza, ha inviato una procedura di infrazione.
E' un classico italiano, appena cerchi di toccare i beni dello Stato Pontificio pronti si levano gli scudi dei difensor fidei.
Tra Roma e Gerusalemme la distanza è parecchia, forse è per questo che sul Golgota non si capisce bene chi dei tre crocefissi è il buon ladrone.
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