Mentre da un lato, giustamente, si
straccia le vesti per i diritti delle vittime della strada, dall'altro milita in
un partito che ancora ieri minaccia di mandare a carte e qurant'otto, al senato, il decreto
anticorruzione appena approvato alla camera.
Cambiano i governi ma lo specchio
dell'Italia che ne esce è il solito: forte coi deboli e debole coi
forti.
Se rubi un pacchetto di caramelle al supermercato chiamano la polizia, se ammazzi qualcuno con l'auto ti processano e non t'incarcerano, ma
se sei parlamentare hai l'impunità assoluta.
Coerenza e dignità sono solo un
retaggio del passato remoto, gli azzeccagarbugli della politica molto attenti
alla responsabilità civile dei magistrati lo sono molto meno nei confronti della
propria.
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