Come nei migliori romanzi gialli
l'assassino è sempre il maggiordomo.
L'infido fuguro ormai è relegato
esclusivamente nelle case dei regnanti.
In tempi di crisi ai prìncipi e ai
potenti del mondo rimangono solo le colf filippine.
Tutti gli altri s'arrangiano in
famiglia, ai più fortunati restano gli amici, ma anche in questo caso l'ombra
del tradimento è dietro l'angolo.
Ne sa qualcosa il governatore della
Lombardia Formigoni, tirato in ballo dal suo "amico", il consulente per la
sanità in regione, Pierangelo Daccò.
Dai verbali della magistratura uscirebbero cene in ristoranti a cinque stelle, tre Capodanni consecutivi alle Antille, dove Formigoni avrebbe alloggiato in ville da sogno "senza corrispondere alcuna quota", uno yacht ad uso esclusivo per varie estati, un cadeau che, da solo, varrebbe 144 mila euro. Formigoni grida al complotto, ma la morte politica sembra prossima.
Sulla lapide ci sarà scritto: "Niente fiori ma opere di bene..." I fiori che spariranno sono quelli delle sue camicie, delle opere resterà invece la Compagnia, quella di CL.
Dai verbali della magistratura uscirebbero cene in ristoranti a cinque stelle, tre Capodanni consecutivi alle Antille, dove Formigoni avrebbe alloggiato in ville da sogno "senza corrispondere alcuna quota", uno yacht ad uso esclusivo per varie estati, un cadeau che, da solo, varrebbe 144 mila euro. Formigoni grida al complotto, ma la morte politica sembra prossima.
Sulla lapide ci sarà scritto: "Niente fiori ma opere di bene..." I fiori che spariranno sono quelli delle sue camicie, delle opere resterà invece la Compagnia, quella di CL.
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