mercoledì 19 ottobre 2011

Andrea Zanzotto



E' morto ieri mattina un grande "vecio" che mi rendeva ancora orgoglioso della terra dei miei padri.
In occasione del suo 90° compleanno, il 10 ottobre scorso, il Consiglio regionale del Veneto aveva assegnato a Zanzotto la sua massima onorificenza, il "Leone del Veneto": "protagonista indiscusso della poesia contemporanea", ma anche "grande veneto che ha fatto la scelta esistenziale di rimanere ancorato alla propria terra, alla propria lingua, il dialetto, trasformandoli però in luogo e linguaggio universale". 
Di Andrea Zanzotto mi piace ricordare la profondità del pensiero, sempre condita da sottile ironia. Mi piace ricordare la sua partecipazione alla Resistenza nella fila di Giustizia e Libertà, l'amore che rivolgeva alla natura ferita della sua terra così come alla gente del suo Veneto.
Recentemente il poeta non aveva risparmiato parole dure al Carroccio dicendo di provare "repulsione" ogni volta che sentiva la Lega parlare dell'Unita' d'Italia.

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