Che i giornali in Italia non si leggano non è una notizia nuova e neanche particolarmente golosa, comunque è singolare scoprire che, dopo i 2.530.000 euro percepiti, nel 2010, da Valter Lavitola per il suo giornale fantasma "l'Avanti!", anche il giornale della Lega Nord "la Padania", sempre nel 2010, ha incassato 3.896.000 euro dai fondi pubblici per l'editoria, a fronte delle circa 5.000 copia vendute quotidianamente.
Degno di nota è anche sapere che, nonostante il danaro pubblico, la casa editrice del giornale padano, l'Editoriale Nord, abbia fatto ricorso in questi anni, più volte al dispositivo della cassa integrazione.
Nel 2007 "la Padania" incassò oltre 4 milioni di euro di finanziamento, ma questo non impedì la cassa integrazione, per 2 anni, di 16 dei 37 giornalisti che componevano la redazione.
Come non bastasse il tribunale di Milano lo scorso anno reputò la cassa integrazione della casa editoriale padana “palesemente illegittima”.
Un fulgido esempio da chi quotidianamente sbraita contro gli aiuti di stato e per chi fa l'impresa coi soldi pubblici.
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