Arianna Censi, bontà sua, continua a mutuare la storia di Mister B. grande imprenditore, grande politico e grande comunicatore.
La sinistra italiana è farcita di mitologia come un'ode omerica.
Giuliano Ferrara: un grande giornalista.
Vittorio Sgarbi: un grande critico d'arte.
Giulio Tremonti: un grande economista.
Sergio Marchionne: un grande capitano d'azienda.
Non capisco se a farli parlare così è il complesso di inferiorità o la sottile invidia. Probabilmente entrambe.
Abbiamo perso il senso delle parole.
In un paese in cui "puttana" si dice "escort" tutto diventa più esotico e digeribile.
Allora un imbonitore da fiera diventa un grande comunicatore, un mistificatore un grande giornalista e il padrone delle ferriere un capitano d'azienda.
L'italiano, una volta ogni tanto, sembra essere più sveglio di chi lo governa e, se da una parte scarica chi l'ha coglionato fino a ieri dall'altra punisce i candidati predigeriti di questa pseudo sinistra, di gatti di marmo.
Arianna, nonostante il nome, sarebbe opportuno che uscissi dal labirinto del Minotauro!
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