Si avvicina la data di inzio dei mondiali di calcio e la febbre del pallone comincia a contagiare tutti, con temperature diverse.
Uno che deve averla presa brutta è il ministro Roberto "Nerone" Calderoli.
Il taglio agli stipendi dei giocatori di club è la solita stupidaggine populista sparata in faccia ad un elettorato col cervello all'ammasso.
Sarà stata la febbre ma il ministro semplificatore ha dimenticato di parlare dei finanziamenti statali alla Federazione, dei costi del calcio legati alla sicurezza e all'ordine pubblico che paghiamo tutti noi.
Cominciasse a tagliare lì piuttosto che sparare "pallonate".
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