Per la serie non facciamoci mai mancare niente: il nuovo sex-gate politico.
Ad essere trovato con le mani non nei proprio pantaloni è l'assessore all’Ambiente Paolo Massari: un raffinato dandy della politica comunale milanese.
Questa volta però, la cosa sembra, essere un po' più seria del solito.
Dimentichiamo per un attimo escort-puttane e travestiti, questa sarebbe una storia, anzi due, di molestie.
La prima segnalazione arriverebbe alla fine dello scorso mese al Sindaco di Milano dal Console Norvegese, Einar Bull, su indicazione di una dirigente dell’ufficio norvegese per il Commercio e il turismo a cui il Massari avrebbe rivolto pesanti apprezzamenti.
Conoscendo l'apertura mentale dei nordici in materia di sesso, sono curiosissimo di sapere che cosa il nostro Paolone nazionale possa mai averle fatto o detto.
La seconda segnalazione sarebbe arrivata da una dipendente a tempo determinato dell’ufficio Relazioni internazionali del Comune che denuncerebbe le molestie dell’assessore e un ricatto sessuale legato al suo contratto in scadenza.
Insomma in un distorto rapporto pseudo-mignottesco, in cui noi paghiamo e lui scopa.
Non c'è pace per il sindaco Moratti, ormai costretta a cambiare assessori con la stessa frequenza con cui cambia le mutande.
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