Confesso che è sempre più difficile scrivere alla vostra trasmissione non perchè non ci siano notizie degne di essere commentate, ma perchè non ci sono politici degni di commentare.
Ieri ennesima retata bipartisan, per mazzette, a Trezzano un comune dell'hinterland milanese, ma tranquilli non è una nuova tangentopoli, sono solo singoli che sbagliano.
Sempre ieri Marcello Veneziani dalle pagine de "il Giornale" sentenzia che "non esplode la rivolta solo perché la nausea ora prevale sul dissenso, il disgusto frena la ribellione."
La rivolta c'è già chi non la vede è solo perchè non vuole: è quella dei cittadini stanchi della politica.
Stanchi di questa politica che non vanno più a votare.
La Lega, prontissima, attraverso Cota, candidato alla Regione Piemonte dice “stop ai condannati!”.
Se dicesse davvero “stop ai condannati” perderebbe contemporaneamente il Ministro delle riforme istituzionali, Bossi per la tangente Enimont e il Ministro dell’Interno, Maroni, per resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio.
Quasi quasi ci sarebbe da dargli fiducia.
Dallo studio, dopo la lettuta della mail, interviene Massimo Zanello (Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia - Lega): "Non è vero!"
Una volta tanto mi sento di dargli ragione, dare fiducia a Cota non è una buona idea.
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