Il divieto gode dell’appoggio del presidente Nicolas Sarkozy che mesi fa lanciò una frase diventata celebre: «Qui il burqa non è benvenuto».
Appena c'è qualcosa di buono da copiare il governo italiano ci si butta sopra come un extracomunitario su un gommone.
Ululati e latrati di vero godimento sono arrivati dal Ministro delle Pari Opportunità e dalla Lega.
Personalmente mi associo alla folla plaudente, ricordando tuttavia che in Francia da qualche anno sono vietati non solo i simboli religiosi in tutti i luoghi pubblici ma anche gli abbigliamenti religiosi negli uffici pubblici.
"Se proprio devi copiare, almeno copia bene!" diceva la mia maestra.
Da noi invece nessuna legge impedirà mai ai nostri prelatoni di scorazzare per scuole e ospedali con tonaca e camauro e alle nostre suore di indossare veli e scapolari.
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