martedì 16 agosto 2011

Moto-nuke


La situazione in merito all'impianto nucleare di Fukushima, distrutto dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo scorso, è ben lungi dall'essere risolta. 
Fukushima però, si è volatilizzata, dai media giapponesi e mondiali, come se non esistesse più.
Nonostante Internet, per certi argomenti, come quello del disastro nucleare giapponese, l'atmosfera censoria sembra peggiore di quella sovietica dopo il disastro di Chernobyl. 
Nessuno sa la verità su ciò che sta accadendo ai reattori a Fukushima e su quale sia la reale contaminazione del territorio giapponese.
Il messaggio che deve prevalere nel mondo è chiaramente "tutto bene, tutto ok" con i Giapponesi che stanno rischiando di "mangiarsi" la radioattività dei loro reattori distrutti non solo con i bovini al cesio radioattivo, ma anche con la imminente raccolta del riso, come scriveva nel suo blog da Kyoto Naoko Okada. Evidentemente per la globalizzazione comprare "necesse est", vivere "non necesse". Ovvio che però il "sistema" grippa quando i media sono "costretti" a puntare nuovamente i riflettori sull'argomento. 
Il riflettore, in questo caso, è stato puntato da Valentino Rossi, pilota della Ducati MotoGP, che sembra non avere nessuna intenzione di correre a Motegi a soli 70 Km dal disastro nucleare.
Anche le altre star del motociclismo, da Jorge Lorenzo a Casey Stoner pare non vogliano correre sul circuito nipponico.
"A me non interessa sapere che ho una assicurazione che mi curerà se starò male" ha detto il centauro di Tavullia "Non ho parlato fino ad ora perchè credevo che il buonsenso prevalesse e invece ci dicono che tutto va bene". "Io ho paura di andare in un posto dove c'è una centrale nucleare fuori controllo e dove si succedono con costanza terremoti." 


[continua...]

Nessun commento:

Posta un commento