«Roma ladrona la Lega non perdona». Saranno passati vent'anni da quando il popolo padano urlava questo slogan, forse qualcosa in più.
Oggi la Lega non solo perdona ma diventa il salvagente degli onorevoli che hanno sulle spalle avvisi di garanzie e reati.
È il caso del senatore Vincenzo Nespoli, campano di Afragola, ex missino, ex An, e oggi eletto nelle fila del partito di Berlusconi.
Per lui la Procura di Napoli aveva chiesto di procedere, in quanto indagato per concorso in bancarotta fraudolenta e concorso in riciclaggio.
Più "presunto" ladrone di così.
Eppure il Senato ha respinto la richiesta dei magistrati con 146 voti a favore, 99 contrari e dieci astenuti, ipotizzando la mancanza di sussistenza delle esigenze di custodia cautelare.
Come era avvenuto per Cosentino, tutti salvi. Grazie soprattutto a quei senatori padani, che per tenere stretta la propria poltrona non hanno scrupoli a fare comunella con la "Roma Ladrona" tanto odiata.
Più che l'amor poté la greppia!
In studio Fabio Meroni, assessore della Lega Nord per la provincia di Monza e Brianza. Ipergarantista afferma che innanzitutto bisogna guardare le "carte" e poi che la Lega è a Roma per fare altro mica per salvare dal carcere un senatore.
Si, vabbè, ma intanto che c'è...
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