sabato 19 settembre 2009

Bricole


Chiunque sia stato a almeno una volta a Venezia non può non notare i pali conficcati nel fondo dei canali a volte singoli a volte uniti a gruppi di tre o più. In questo secondo caso si chiamano "bricola". Ma "Bricola" è anche il nome di un Ristorante in Calle degli Specchieri a poche decine di metri da P.zza San Marco.
Due giorni fa, intorno alle 11,30 del mattino, il locale è stato devastato. Alcuni feriti.
Racconta Ervin Doci, un cameriere: «Erano in otto, vestiti in verde stavano battendo sulle vetrine del locale quando sono uscito e ho chiesto loro di lasciarci lavorare. Non l’avessi mai fatto: sono venuti dentro, hanno spaccato tutto e si sono accaniti su di me. Vedi questo braccio? È rotto perché cercavo di ripararmi la testa dalle pedate mentre ero a terra. Mentre mi bastonavano gridavano "Albanese di merda!". Non mi era mai successa una cosa del genere. Mi hanno colpito solo perché hanno sentito dall’accento che sono straniero. Ma io sono qui per lavorare».
Il titolare Nabil Wahba, di origine egiziana, che con il fratello gestisce diversi locali a Venezia, rincara la dose: "Non è la prima volta che capita. Lo scorso anno, sempre in occasione del raduno, un gruppo di persone in camicia verde ha mangiato rifiutando di pagare. Ho dovuto chiamare i vigili".
Della vicenda nessuna traccia sui media nazionali, solo sul giornale locale. E'probabile che la "querelle" Berlusconi-Ballarò abbia silenziato tutto?
Ma la domanada migliore è: questa è l'idea di ronde della Lega?

Nessun commento:

Posta un commento