Sarà pur vero che bisogna cercare di non essere faziosi e ideologizzati come dice l'assessore Arianna Censi (Consigliere delegato alle Politiche di genere della Provincia di Milano - PD), tuttavia mi sembra inequivocabile che se esiste il lavoro a nero è perchè qualcuno lo offre, o lo impone. Non è mai capitato di sentire di operai che vanno dal proprio padrone pretendendo di lavorare a nero.
Così come non mi è mai sembrato di vedere troppi imprenditori che si fanno scrupoli ad impiegare manodopera extracomunitaria legalmente immigrata o meno.
Senza essere Carlo Marx, è risaputo che da sempre, è l'economia che governa la politica e non viceversa.
La classe imprenditoriale detta le propria condizioni e la politica esegue.
Il lavoro a nero, così come l'immigrazione clandestina, c'è perchè qualcuno lo vuole.
Non sembra però che faccia poi così comodo ai lavoratori, sopratutto a quelli italiani.
Tuttavia oggi imprenditori e lavoratori votano la stassa fazione politica, e in tutta onestà questo mi sembra un poco inquietante.
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